A Roma, il 17 gennaio, il congresso “Infiammazione e fertilità: strategie nutrizionali e cliniche per la salute”

L’infiammazione è oggi uno dei nemici più insidiosi della fertilità, tanto femminile quanto maschile. A renderla particolarmente pericolosa è la sua natura spesso silente: processi infiammatori cronici possono infatti alterare la funzione ovarica, compromettere la qualità di ovociti e spermatozoi, ridurre la recettività endometriale e modificare il delicato “microambiente” necessario al concepimento. Il risultato? Maggiori difficoltà nell’impianto e nello sviluppo embrionale.

Non solo. L’infiammazione rappresenta un vero denominatore comune di molte condizioni che minano la salute riproduttiva: genera stress ossidativo, peggiora la qualità dei gameti, altera il microbiota, interferisce con l’assetto ormonale e può contribuire a dolore e disfunzioni sessuali. Comprenderne i meccanismi diventa dunque fondamentale per costruire percorsi di cura realmente integrati.

È da questa consapevolezza che nasce il congresso (accreditato ECM) “Infiammazione e fertilità: strategie nutrizionali e cliniche per la salute”, promosso e organizzato dall’Ordine dei Biologi del Lazio e dell’Abruzzo (OBLA) con il patrocinio della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB). L’appuntamento è per il prossimo 17 gennaio nei locali del “Nhow Roma Hotel“, in Corso d’Italia, n. 1 a Roma, con l’obiettivo di offrire un aggiornamento multidisciplinare che spazia dalla clinica alla nutrizione, dalla biologia alla sfera psico-sessuale.

La partecipazione sarà gratuita per gli iscritti OBLA, mentre i colleghi non iscritti potranno accedervi tramite una quota d‘iscrizione. In entrambi i casi, verrà data precedenza ai partecipanti che non abbiano preso parte a precedenti eventi “targati” OBLA. In ogni caso i posti sono limitati (è previsto fino ad un massimo di 100 partecipanti).

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