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“Intelligenza artificiale e competenze digitali in sanità. Trend emergenti e prospettive. Il ruolo dei biologi”. Grande successo a Bari per l’evento ECM della FNOB. L’intervento del presidente Arduini (OBLA)
Ribadito l’impegno dell’Ordine per la transizione digitale e la strategia strutturata per accrescere le competenze digitali degli iscritti

Se la biologia è la scienza del terzo millennio, l’Intelligenza Artificiale sarà al servizio dei biologi. Dell’incidenza delle nuove tecnologie, dell’utilizzo della IA e degli sbocchi professionali se n’è discusso oggi a Bari nel corso dell’evento formativo dal titolo “Intelligenza artificiale e competenze digitali in sanità”. Trend emergenti e prospettive. Il ruolo dei biologi” – promosso dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), dal Coordinamento Nazionale dei Biologi, Biotecnologi, Ricerca e Docenti (CNBRD), dal Coordinamento Nazionale dei Biologi Laboratoristi (CNBL) e dall’Ordine dei Biologi della Puglia e Basilicata in collaborazione con prestigiosi Enti come il Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere animale della Regione Puglia, l’Acquedotto Pugliese e l’Arpa Puglia.
L’incontro che si è tenuto nella Sala Conferenze dell’Acquedotto Pugliese, è stato l’occasione per affrontare una tematica particolarmente attuale, quella delle novità introdotte con l’adozione delle trasformazioni digitali nel settore sanitario e ambientale italiano. Un tema di grande interesse che ha riunito rappresentanti istituzionali, ordini territoriali dei biologi, esperti del settore e professionisti della Sanità in un confronto multidisciplinare sulle opportunità e sulle criticità connesse all’adozione dell’intelligenza artificiale, nonché alla necessità ormai concreta di potenziare le competenze digitali degli operatori sanitari. In particolare di coloro che lavorano in Puglia, Emilia Romagna e Marche, anche in vista della sperimentazione che coinvolge queste regioni e che proseguirà, dopo questa fase sperimentale, in tutta l’Italia.
Nel corso della giornata sono stati illustrati gli obiettivi del Protocollo d’Intesa siglato fra AQP e FNOB per il raggiungimento di finalità di comune interesse in materia di formazione su temi del ciclo idrico integrato delle acque e più in generale ambientali. Un documento innovativo che sancisce l’avvio di una collaborazione – di natura scientifica, tecnico scientifica e operativa – mirata alla condivisione di risultati di ricerca, alla nascita di nuovi progetti, e al miglioramento delle azioni di formazione professionale di comune interesse, attraverso la collaborazione su progetti e iniziative condivise in ambito nazionale e internazionale.
Il programma dei lavori è stato suddiviso in due sessioni. La prima (mattutina) è stata dedicata a “Intelligenza artificiale e competenze digitali in sanità” con la prolusione del sen. Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB); a seguire la lectio magistralis su “Implicazioni igienico-sanitarie. Cosa può fare davvero l’intelligenza artificiale” della direttrice di Acquedotto Pugliese, dott.ssa Francesca Portincasa e, via via, gli interventi degli altri relatori.
La seconda (pomeridiana) è stata invece caratterizzata dalla tavola rotonda dal titolo “Intelligenza artificiale e competenze digitali in sanità: trend emergenti e prospettive. Il ruolo dei Biologi” con l’intervento dei presidenti degli Ordini territoriali dei Biologi, tra cui quello dell’Ordine dei Biologi di Lazio e Abruzzo (OBLA), dott.ssa Daniela Arduini, oltre che di altri esponenti di primo piano della FNOB, biologi ed esperti.
Nel suo intervento, il presidente Arduini ha voluto sottolineare l’impegno dell’Ordine per la transizione digitale, illustrando la “strategia strutturata per accrescere le competenze digitali dei propri iscritti”. Dalla creazione di un Osservatorio permanente su IA e biologia computazionale al programma formativo “Biologi Digitali”, dagli accordi con università e centri di ricerca per master specialistici e percorsi post-laurea dedicati fino all’organizzazione, nel 2026, del primo Hackathon dei Biologi, un evento nazionale per promuovere l’innovazione trasversale tra biologia, tecnologia e ambiente.
“La transizione digitale è una sfida che riguarda tutti noi” ha ribadito la dott.ssa Arduini sottolineando che “come Ordine, abbiamo il dovere di accompagnare i nostri iscritti in questo percorso di evoluzione, fornendo strumenti concreti per integrare le tecnologie emergenti nella pratica quotidiana”. “Solo così potremo garantire una biologia moderna, competente e pienamente inserita nel futuro della sanità e della tutela ambientale” ha concluso.