Fase 3: uomini tra 31 e i 46 anni i primi 5 volontari che proveranno il vaccino anti-Covid: test al via tra il 24 e il 26 agosto allo Spallanzani di Roma

Sono uomini, di età compresa tra i 31 e i 46 anni, alcuni tra loro professionisti, i primi 5 volontari che, dopo aver superato l’esame di idoneità, si sottoporranno al test del vaccino Grad-Co2 contro il coronavirus all’istituto Spallanzani di Roma. Secondo quanto è trapelato, i 5 hanno “affrontato” con successo le visite preliminari iniziate nei giorni scorsi, e sono risultati idonei alla sperimentazione del farmaco, tutto italiano, nato grazie a un protocollo siglato, lo scorso mese di marzo, tra la Regione Lazio, i ministeri della Salute e della Ricerca scientifica, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e l’istituto capitolino per le malattie infettive, autentico caposaldo nella lotta contro il Covid-19. Per la sua realizzazione – il vaccino è stato messo a punto dall’azienda biotecnologica ReiThera di Castelromano – sono stanziati 8 milioni di euro. I test inizieranno tra il 24 e il 26 agosto. Subito dopo, se non si osserveranno eventi avversi significativi, si passerà ai successivi candidati (dopo i cinque uomini, nelle prossime ore dovrebbero essere selezionate 4 donne), che riceveranno una dose più alta del farmaco, tra il 7 e il 9 settembre. In tutto i volontari che sperimenteranno il vaccino anti-Covid saranno 90. Complessivamente, sono state più di 5mila le persone che si sono candidate come volontarie. Un numero enorme che abbraccia più generazioni e comprende, a quanto pare, anche diversi medici che si sono resi disponibili a testare il prodotto in prima persona.
I volontari, in questa fase precoce di sperimentazione (Fase I), sono suddivisi in due gruppi per fasce di età: dai 18 ai 55 anni, e dai 65 agli 85 anni. Ciascun gruppo sarà suddiviso in tre sottogruppi a cui verrà somministrato un diverso dosaggio di vaccino. Lo Spallanzani aggiornerà l’opinione pubblica sull’andamento della sperimentazione con un punto stampa settimanale.