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Foto: DanaTentis da @Pixabay
Nutrizione

Dieta Mediterranea, da più di dieci anni il vero…patrimonio dell’umanità

La Dieta Mediterranea rappresenta un vero e proprio strumento di sanità pubblica per la promozione della salute, la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili e la lotta al triplo burden della malnutrizione (malnutrizione per difetto, per eccesso e da micronutrienti). Nel 2010 la Dieta Mediterranea è stata riconosciuta come patrimonio dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, non solo per le sue qualità nutrizionali ma, soprattutto, dei valori culturali e sociali che essa sottende.


La Dieta Mediterranea rappresenta un vero e proprio strumento di sanità pubblica per la promozione della salute, la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili e la lotta al triplo burden della malnutrizione (malnutrizione per difetto, per eccesso e da micronutrienti).

Nel 2010 la Dieta Mediterranea è stata riconosciuta come patrimonio dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, non solo per le sue qualità nutrizionali ma, soprattutto, dei valori culturali e sociali che essa sottende.

Infatti la parola “dieta” deriva dal greco diaitaδίαιτα, che significa “stile di vita“. Purtroppo però, nonostante l’etimologia della parola sia indiscutibile, nel corso del tempo, il concetto di dieta è stato ridotto ad un semplice conteggio di calorie e macronutrienti.

LA Dieta Mediterranea ad esempio viene spesso ridotta ad una ripartizione calorica dei macronutrienti: 55% carboidrati, 30% dai grassi e 15% dalle proteine, spesso senza alcun accenno ai micronutrienti e allo complesso dello stile di vita.

Questo approccio riduzionistico, figlio della cultura dietetica, non rende giustizia né all’importanza dell’alimentazione, tantomeno alla Dieta Mediterranea, che viene così esposta a critiche e giudizi infondati.

La Fondazione Internazionele per Dieta Mediterranea (IFMed) nel 2016, durante la 1° Conferenza Mondiale sulla Dieta Mediterranea, ha finalmente chiarito che l’alimentazione non può essere avulsa dal contesto sociale, economico ed ecologico, stilando una nuova versione della famosa piramide alimentare (V. 4.0)

Alla base della nuova piramide alimentare ci sono elementi imprescindibili: Attività fisica regolare, Riposo adeguato, Convivialità, Vino ed altre bevande alcoliche (in quantità moderate secondo i costumi sociali), Biodiversità e Stagionalità, Prodotti tradizionali, locali ed ecologici, Attività culinaria.

La nuova piramide oltretutto evidenzia l’importanza dei prodotti locali (chilometro 0) relegando al vertice i prodotti industriali processati.

Non si può parlare di Dieta Mediterranea, se l’alimentazione è composta in prevalenza da alimenti industriali processati e soprattutto se mancano gli alimenti alla base della piramide citati in precedenza.

La Dieta Mediterranea non può essere ridotta ad una mera ripartizione di macronutrienti decontestualizzata dallo stile vita.

Il Biologo Nutrizionista ha ha l’onore e l’onere di divulgare i veri principi e valori di un’alimentazione (e stile di vita) che non ha eguali al mondo.

Reference (clicca per saperne di più):

Ministero della Salute

Visita il sito

Fondazione Internazionale Dieta Mediterranea (IFMed)

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Articolo a cura di

Biologo Nutrizionista