“Medicina personalizzata”: premiato studio di un dottorando della Facoltà di Bioscienze dell’Università di Teramo

Alessandro Berghella, dottorando di ricerca in Biotecnologie cellulari e molecolari dell’Università di Teramo, ha ricevuto il primo premio per il miglior poster pitch durante il 2° Transatlantic ECI GPCR Symposium, una conferenza internazionale dedicata ai recettori accoppiati alle proteine G (GPCRs), che si è tenuta dal 6 al 7 luglio scorso.
In questo meeting, che ha raccolto più di 500 partecipanti da tutto il mondo, sono stati presentati progetti e risultati di ricerca focalizzati sullo studio dei GPCRs – che rappresentano recettori bersaglio di moltissimi farmaci – in vari ambiti di ricerca, dalla farmacologia alla biochimica, alla biologia strutturale, fino ai nuovi metodi computazionali per lo studio di questi recettori.
«Nello studio moderno della medicina personalizzata – spiega Enrico Dainese, preside della Facoltà di Bioscienze e tutor di Berghella – la farmacogenomica studia l’effetto delle caratteristiche genetiche dei diversi individui che possono modulare la risposta a un farmaco. La possibilità, quindi, di analizzare database con mutazioni del genoma e le conseguenti risposte individuali a seguito di somministrazioni di farmaci, ci permette di sviluppare approcci terapeutici individuali più efficaci e con minori effetti collaterali».
«Alessandro – ha aggiunto Dainese – si è aggiudicato il primo premio con il poster “Data-driven computational study of type-1 cannabinoid receptor SNVs among 730.000 samples of exome and genome sequences”, un progetto nato da una collaborazione del gruppo di Biochimica e Biologia Molecolare dell’Università di Teramo con il professor A.S. Hauser del Dipartimento di Drug Design dell’Università di Copenhagen, dove il dottorando ha svolto attività di ricerca per 7 mesi. Il progetto è stato focalizzato sull’analisi farmacogenomica. Sono state analizzate, attraverso predizioni computazionali e l’utilizzo di dati genotipici e fenotipici di pazienti provenienti da grandi databases (BIOBANKS), le mutazioni del recettore cannabico di tipo-1 e il loro impatto sulla struttura, sulla funzione del recettore, nonché sul trattamento farmacologico del paziente».

Fonte news e foto: Università degli Studi di Teramo