Quel regolamento comunale così non va bene. L’Ordine Nazionale dei Biologi ha chiesto l’annullamento e/o la rettifica in autotutela del regolamento comunale del verde urbano privato e pubblico delle aree incolte redatto dalla Città di Nettuno. In particolare, precisa l’ONB nella richiesta inviata all’Ufficio Tutela Salute e Incolumità dell’ente municipale laziale: “nel procedimento relativo all’abbattimento degli alberi, si richiede esclusivamente una ‘relazione di un tecnico abilitato, Dottore Agronomo o Dottore Forestale’ sia relativamente alle cause di morienza della pianta, sia per l’attestazione dello stato di salute precario della pianta e la situazione di rischio potenziale imminente per la pubblica incolumità’“. Ora, sottolinea l’ONB: “appare necessario premettere che, ai sensi della normativa vigente e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 3 della L. 396/67 e dall’art. 31 del DPR 328/2001, il biologo ha piena competenza in materia di progettazione, sistemazione e salvaguardia area verde, valutazione stato di salute delle piante, valutazione della stabilità legata alla salute degli alberi, riqualificazione ambientale, ingegneria naturalistica e monitoraggi ambientali, riqualificazione dei boschi, direzione dei parchi, ecc. per tutto quanto è espressamente riconducibile all’aspetto biologico“. Pertanto, precisa ancora l’ente di rappresentanza dei Biologi italiani rivolgendosi al Comune di Nettuno: “non si comprendono i motivi che Vi hanno determinati nel non includere il Biologo quale profilo professionale idoneo per la perizia/relazione”. “In considerazione di quanto sopra, a salvaguardia del prestigio e del decoro del titolo professionale, si invita codesta spettabile Amministrazione ad inserire la figura del Biologo iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi nell’ambito delle attività riconducibili alle competenze ad esso attribuite dalla legge” conclude l’ONB.
