Dal progetto ENEA, ISPRA, CNR e IUSS nuove metodologie per mappare i fondali marini. Caso studio: tratto di litorale laziale

Innovative tecnologie di osservazione da remoto permetteranno di studiare spiagge e fondali marini per mitigare gli effetti dell’erosione costiera e migliorare la ricettività turistica. È quanto emerge dalle ricerche condotte da un team multidisciplinare di ricercatori ENEA, ISPRA, CNR e IUSS su un tratto del litorale del Parco Nazionale del Circeo tra Latina e Sabaudia, nel Lazio. Si tratta di studi pubblicati sulla rivista internazionale Remote Sensing e basati su una nuova metodologia che combina tecniche di telerilevamento con sensori aerei ad alta risoluzione (LiDAR – Light Detection and Ranging) e misure in situ per la calibrazione e la verifica dei dati acquisiti.

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