Covid, gli eventi superdiffusori: ecco come il coronavirus ha viaggiato nel mondo

In media una persona positiva a Sars-CoV2 infetta 2,5 individui (R0) se non vengono adottate misure di contenimento (mascherine, lavaggio mani, distanziamento sociale).

Tuttavia a volte una persona infetta trasmette il virus a molti più individui e diventa un «superpreader», cioè trasmette il virus a molte più persone rispetto alla media. A determinare il ruolo di questi soggetti superdiffusori la biologia c’entra fino a un certo punto.

L’alta carica virale (particolarmente elevata nei due giorni precedenti alla manifestazione dei sintomi) può certamente avere un ruolo ma contano soprattutto le circostanze come gli eventi in spazi affollati e chiusi, e le attività svolte, come il canto o un’intensa attività fisica dove avviene una maggiore diffusione di goccioline potenzialmente infette.

A essere pericolosi sono dunque più che altro «superspreading events», ovvero eventi di supercontagio. Sebbene qualsiasi persona infetta possa diffondere il virus ci sono circostanze in cui i contagi possono diventare incontrollabili.

L’articolo prosegue sul Corriere della Sera