Vaccino anti-Covid: proseguono i test allo Spallanzani. Ippolito: “Italia protagonista”. La prima volontaria: “Credo nella scienza”

Pronti, partenza, via. È già stata fatta l’iniezione che segna l’inizio, in Italia, della sperimentazione sull’uomo di un candidato vaccino anti Covid in Italia. Il primo volontario sano, una donna, ha ricevuto nell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma il vaccino progettato dall’azienda Biotech Reithera di Castel Romano e finanziato con otto milioni di euro da Regione Lazio e ministero della Ricerca con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nel resto del mondo sono diversi i candidati vaccini che stanno seguendo le fasi della sperimentazione (Leggi la scheda completa). Alcuni sono già in fase III e nel corso di pochi mesi potrebbero essere le prime dosi da distribuire. “Credo nella scienza italiana. Sono emozionata e orgogliosa. Spero di poter essere utile al nostro popolo – la donna a cui stamattina è stata inoculata la prima dose – Mi auguro che la mia disponibilità possa essere d’aiuto per salvare vite e che le persone siano sempre più responsabili per non mettere a rischio se stessi e gli altri”. A tre ore dalla puntura le sue condizioni sono buone.

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