Covid, prima dose di vaccino italiano sull’uomo: iniziati i test allo Spallanzani. Spanò (Onb): “Sperimentazione dal grande rilievo sociale”

Ha preso il via allo “Spallanzani”, l’Istituto per le malattie infettive di Roma, eccellenza nella lotta al nuovo coronavirus, la sperimentazione sull’uomo del vaccino anti-Covid interamente “made in Italy”. Una “sperimentazione che assume grande rilievo sociale” ci ha tenuto a commentare il consigliere dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Alberto Spanò. Lunedì 24 agosto, la prima dose del farmaco – nato grazie a un protocollo siglato a marzo tra il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro dell’Università e della Ricerca scientifica, Gaetano Manfredi, il Consiglio Nazionale delle Ricerche l’IRCCS “Spallanzani” – è stata inoculata al primo volontario. I test proseguiranno via via, su tutti e 90 i volontari selezionati dalla struttura capitolina. Se tutto procederà per il meglio, nel giro di massimo sei mesi, il prodotto potrà anche essere distribuito. Per la realizzazione del vaccino italiano sono stanziati 8 milioni di euro, 5 milioni a carico della Regione Lazio, trasferiti allo Spallanzani e 3 milioni a carico del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica. Il vaccino è realizzato, prodotto e brevettato dalla società biotecnologica italiana ReiThera di Castel Romano.

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