
Il lavoro, basato su misure effettuate a febbraio 2020, affronta il problema dell’estrapolazione alla massima potenza applicata alla valutazione dell’esposizione umana ai campi elettromagnetici prodotti da sistemi 5G, attraverso considerazioni di tipo teorico applicate ad un preciso protocollo di misure sperimentali. Il metodo di estrapolazione – formalizzato e testato in precedenti lavori dei medesimi autori – è stato validato con successo, ricreando diversi scenari operativi di un impianto 5G in condizioni reali di utilizzo. Gli incoraggianti risultati rappresentano un solido punto di partenza verso la definizione di un protocollo standardizzato di valutazione dell’esposizione umana al 5G mediante procedure di estrapolazione.
“Senza dubbio gli incoraggianti risultati ottenuti dallo studio – ha dichiarato il delegato ONB Lazio e Abruzzo Alberto Spanò – costituiscono un valido presupposto per la definizione di protocolli standardizzati per la valutazione dell’esposizione umana al 5G”.
L’articolo, in inglese, può essere consultato liberamente a questo indirizzo.